Flessibilità e precisione della sarchiatrice Lamola
La foggiana Lamola (la sede è a Torremaggiore) amplia la sua gamma di macchine per la lavorazione del terreno.
La Sarchiatrice Lamola è un’applicazione a sei file, progettata per adattarsi ad ogni tipo di coltivazione interfilare e per offrire all’operatore la massima precisione possibile nelle lavorazioni.
Infatti, la particolare architettura costruttiva adottata dalla ditta di Torremaggiore – il modello è equipaggiato con cuscinetti a sfere, parallelogramma, ruotini e dischi – consente all’utilizzatore di ottimizzare il controllo della macchina durante la fase di lavoro.
Questo, tuttavia, non è l’unico punto di forza della sarchiatrice, che si fa apprezzare anche per la rapidità delle procedure di sostituzione degli utensili: dischi, zappe, molle, rincalzatori, ruote (in ferro e gomma flex) e rullo (in gomma flex) possono essere cambiati velocemente, con una significativa riduzione dei costi di gestione e di manutenzione.
L’allestimento standard consiste in un modello a sei file ed a sette elementi, con una larghezza di lavoro di 3,45 metri.
Ma, come precisa l’impresa di Torremaggiore, l’applicazione può essere fornita su richiesta nelle varianti a 2, 3, 4, 5, 8 e 12 file.
La sarchiatrice Lamola inoltre è disponibile anche nella versione combinata con spandiconcime, dotata di due cassetti inox – ciascuno dei quali ha una capacità di 115 litri – e di un telaio richiudibile per il trasporto stradale.
Da segnalare che sul modello combinato l’azienda foggiana ha previsto la possibilità di optare tra differenti sistemi di alimentazione: a seconda delle esigenze, è possibile scegliere tra quello elettrico e idraulico oppure puntare sull’azionamento con ruotino o Pto.